sabato 11 agosto 2012

Consigli non richiesti su un viaggio a Istanbul e dintorni. PARTE I.

Un paio di settimane fa il mio fidanzato ed io siamo stati ad Istanbul, meta che non è tanto battuta dal turismo italiano ancora: a differenza di altre capitali come Parigi o Stoccolma non si sente parlare italiano dappertutto, ma solo ogni tanto e solo nei posti più affollati.
Ispirandomi al mio diario di viaggio scriverò della nostra esperienza. Perché il racconto sia letto col giusto tono devo prima anticipare che era la prima volta che ci avvicinavamo ai confini orientali dell'Europa.

Partiamo dal volo: Turkish Airlines. Salire su un aereo di questa compagnia è già iniziare la vacanza. Viaggiavamo (ovviamente) in classe economica ma i posti erano comodi, oltretutto il sedile era dotato di un poggiatesta che poteva essere chiuso su se stesso per appoggiare la testa durante un eventuale pisolino. Mentre si sale e si prende posto c'è una musichina gradevole che tiene compagnia, poi scendono dei piccoli monitor in cui vengono spiegate tramite un video le solite informazioni "uscite qui lì là, lucine, salvagente, cinture" finito il filmato si vede un'anteprima del tragitto che si farà. A decollo avvenuto ci vengono consegnate delle cuffiette per ascoltare musica dal nostro sedile o per seguire il film (in turco o in inglese) per noi era "A thousand words", tutto sommato proiezione gradevole nel contesto in cui ci trovavamo. Poi arrivano le noccioline e il menù. Antipasto, un piatto principale caldo da scegliere tra primo o secondo, pane, crackers con burro e formaggio, un bicchiere d'acqua, un bicchiere di bibita, dolce, caffè. Posate di acciaio. Dopo aver viaggiato per qualche volta con compagnie di volo economiche ci sembrava di essere saliti in cima al palo della cuccagna.

Veniamo ad dopo atterraggio. 

L'aeroporto di Istanbul dove siamo arrivati è Ataturk. Dopo aver fatto i timbri sul passaporto per andare all'hotel abbiamo preso la metropolitana e poi il tram e poi il treno (abbiamo scoperto dopo che il treno si poteva benissimo evitare). Metro e tram hanno bisogno di un gettone a testa. Il gettone costa 2 lire turche e si prende dalle Jetonmatik in pochissimi secondi. Il treno suburbano invece ha il suo gettone a parte, e si prende alla stazione di Sirkeci (il capolinea dell'orient express! wow!). Come si legge da tante parti e servizi pubblici sono molto efficienti.
Il nostro hotel era della catena Best Western ed era l'Antea Palace Hotel & Spa, lo abbiamo scelto per la media alta di giudizio degli ospiti e ci siamo trovati benissimo: è di fronte ad un campo sportivo, a cinque minuti da Sultanahmet a piedi, vicino al mare, ma lontano dal caos che solo una strada più in là è pazzesco. La stanza pulita, sufficientemente spaziosa, il personale gentile, la colazione buona e abbondante -ovviamente non aspettatevi una colazione italiana con cornetti e cappuccino, non siamo in Italia!-
Per ora mi fermo qui, nel prossimo articolo parlerò delle mete principali. 

4 commenti:

  1. Maledettaaaaaaa!
    Io ho ripiegato su altre mete, ma desidero così tanto visitare Istanbul!
    Ma ci vado, eh, ci vado. Dicci dicci.

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  2. Ma il mondo è bello tutto. Poi tu vivi a Roma. :)

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