mercoledì 22 febbraio 2012

venerdì 10 febbraio 2012

Del mio peso.



Come si vede dalla fotina del profilo sono una ragazza in carne. Peso tanto, non dirò quanto, ma decisamente troppo. Ho iniziato piano piano a dimagrire, ho perso 3 chili in due mesi. È giusto come calo, perché per alcuni eventi (Polipetto III, inizio del lavoro e di un corso a Bologna, influenza e poi neve) è da un mese che non varco la soglia della palestra. 

In ogni caso non è di questo che volevo parlare, non esattamente. 

Questo post di Amedeo mi ha fatto riflettere su di me, sul perché io sia diventata grassa.

Il motivo principale che avevo trovato era per una specie di compensazione per situazioni difficili da sopportare ma dove da parte mia non era ammesso "sbagliare" (leggi: lasciarsi trascinare in follia pura) unita ad una profonda mancanza di rispetto. In sostanza non mi ritenevo degna di essere anche fisicamente nella norma. Era come se mi dicessi: sono intelligente, le persone devono volermi bene per questo, non per altro. E poi c'è il problema dell'appartenere al club delle figlie e dei figli di "madrimaicontente" come giustamente Federica ha detto qui. Perché visto che vivo con gente che mi vuole perfetta sotto tutti i punti di vista, nessuno escluso, da qualche parte avevo bisogno di crollare. Quando Amedeo mi fa leggere "a una come mia madre, sentirsi svalutare perché grassa non fa né caldo né freddo, tanto che sull'uscita pessima di suo marito non ha fatto una piega" a me vengono i brividi, perché io sono sempre dovuta essere brava a scuola, matura più della mia età, per bene, educata, forte nel sopportare situazioni famigliari che non sto a raccontare.... insomma essere una donna a cui, apparentemente "sentirsi svalutare perché grassa non fa né caldo né freddo". 

Ma non è proprio andata così in realtà: da qualche parte volevo e pretendevo di sentirmi in diritto di sbagliare. E siccome a sbagliare a fumare, drogarsi, alcolizzarsi e similari il mio invadentissimo super-io (non si fa questo! fa male quello! è vietato!) me l'ha proibito e io allora mi son sfogata sul cibo e sul diventare grassa. Che non è illegale e non fa male a nessuno.

Ecco, non è proprio così.
Fa male.
Un sacco.
A me soprattutto.

Quando le persone mi conoscono spesso, di primo acchito quando sentono i miei racconti, pensano che io sia una specie di donna invincibile, che ne ha passate di cotte e di crude e sempre ne è passata indenne a testa alta. Come se fosse stato solo un alito di vento e non una tempesta. Ecco. Non è proprio così. Delle volte per passare da certe situazioni si fa una fatica bestiale, se poi non si vuole mai chiede aiuto a nessuno, allora si fa ancora più fatica e da qualche parte bisogna cedere. Per mantenere un equilibrio mentale apparente io ho avuto bisogno di concedermi di essere sbagliata in qualcosa. E siccome non volevo (o non potevo) andare giù di testa e dare i numeri, ho mollato i freni nell'alimentazione e nell'attività fisica. Come dire: non divento una che si taglia ma grassa. 

A ripensarci adesso quello che ho fatto è ancora più subdolo: ho spacciato per "normale" qualcosa che normale non era, per fare in modo che ancora una volta di più nessuno intorno a me pensasse che c'era (c'è) un problema. Per tenere tutti alla larga dalle mie emozioni e dai miei problemi, che non manifestandosi "per davvero" era un po' come se sparissero no? 
No! Dannazione: no! I problemi non spariscono così: anche se tengo gli occhi chiusi, quello che c'è intorno a me non cambia. Ovvio, ma mica tanto in verità.

In sostanza dimagrire è per me adesso un percorso di conoscenza di me stessa, di acquisizione di rispetto e dignità. E ad ogni chilo che se ne va c'è una di quelle situazioni passate che mi hanno spinto a ingrassare che si risolve, consapevolmente o no è così. 

Allora chiaramente si capisce bene che tre chili in due mesi vanno più che bene. 

E si capisce che le donne tutte d'un pezzo, quando nessuno le vede piangono. Proprio loro. Che sono solide come piramidi. Piangono con la pelle che brucia sotto  il peso delle lacrime che si portano dietro tutta la disperazione del mondo. Perché le donne tutte d'un pezzo non si piegano, ma a volte si rompono.

Finalmente, allora, tornano ad essere solo donne. Lasciando il d'un pezzo a fare il muschio nel giardino di un collezionista di oggetti rari.


Cit. dottor G.P. feat Polipo Endometriale III

"Ma cosa sei? Una bomba a estrogeni?"


Polipino polipetto, sparisci dal mio endometrietto.
Per piacere te lo domando,
perché a star qui da me tu soltanto 
sei dei due quello contento.

Mio intero sistema ormonale, per favore, accogli la richiesta e datti una calmata. Grazie. Che 'sti polipi dan fastido. Grazie.


In sostanza mi è venuto DI NUOVO un polipo endometriale, e pure bello ciccione (ma s'è scordato di stamparmi l'ecografia quell'asino del dottore...). È il terzo, il primo risale al 2007 ed è l'unico che ho tolto, l'altro aveva appena smammato. UFFA. 


Anzi uffa però.

domenica 5 febbraio 2012

E neve fu. Ma in realtà è già cominciata l'estate in riviera.

Da martedì passato nevica sulla bella Romagna.
Siamo ben oltre i 110 cm di neve, è intervenuto l'esercito perché da soli non ce la facevamo.
Ma i romagnoli sono gente che non si scoraggia, che non si abbatte e che ci ride sopra sempre. Perché star allegri in situazioni difficili come questa aiuta a spalare volentieri e tiene al caldo il cuore.

A Bellaria Igea Marina l'estate 2012, infatti, è già iniziata!
Buona visione!