mercoledì 28 dicembre 2011

Tuffi al cuore...parte seconda

Oggi era una giornata nell'ordinario, una giornata contenta, di cui ero soddisfatta e che mi era piaciuta. C'era il sole, che ho fotografato al tramonto, ho studiato inglese (piccolo spazio autocelebrativo: mi ci sono messa sul serio, che brava!) sono andata a fare le commissioni con la mia amica attrice, sono passata dal negozio del mio fidanzato per fargli un saluto e dare la mia approvazione alla scelta del nuovo parquet, poi sarei dovuta andare in palestra. Ma sarà stato il buio, sarà stato il panettone mangiato a pranzo ma non ne avevo mica tanta voglia... e mi sono attardata un po' a casa, cincischiando.
E per fortuna! Il telefono di casa ha squillato, un numero di Bologna... il mio pensiero è stato... "Ma chi è a quest'ora? Mah, magari sarà un fax... PRONTO?"
Voce di donna "Buonasera, c'è Marina?"
"Sono io, chi parla?"
"Sono Giovanna"
Connessione sinapsi scattante: Giovanna-Bologna-Cartoline "OMMIO DIO! CIAOOO!!"*
Grande entusiasmo e gioia, chiaccherata super felice. La cartolina, non sai che piacere, cosa fai adesso, ma dai, convivi? hai figli? sei sposata? dammi il tuo numero, come davvero? senti ancora la Katia? ma dai, sì dammi il suo numero, la chiamo subito.


BAM! questa è la parola per definire quello che mi è successo: ho ricevuto una mazzata di felicità. Ora ho perfettamente chiaro il concetto di "energia positiva". Questa telefonata mi ha dato una forza e un entusiasmo interiore che non ha eguali, felicità pura. Tutte le mie cellule vibravano di allegria. Non parlavo al telefono urlavo, perché non potevo fermare la frenesia della felicità.


Poi ho chiamato anche la Katia e SBAM! Altra botta di energia. Si sta per sposare. Mio Dio, era in seconda superiore o terza l'ultima volta che ci siamo viste. Quello che mi ha colpito è che ci siamo chieste: ma adesso, quanti anni hai? Lei 32 e io 28. Santo cielo. Eravamo due bambine.


Che lo dico a fare, dopo questo scambio di telefonate sono diventata un vulcano di energia e mi sono precipitata in palestra. Ero e sono ancora letteralmente elettrizzata. Ho capito davvero l'importanza delle emozioni e degli stati d'animo. Se sei felice, tutto quello che fai lo fai con gioia e impegno e ne hai il massimo rendimento. Ad esempio sulla bicicletta di solito sto al livello 7-8 e dopo arrivare ai dieci minuti imposti dalla scheda è uno strazio. Stasera mi sono messa a 9, pedalavo a manetta, e se alle dieci la palestra non avesse chiuso avrei fatto anche mezz'ora.


Mamma mia che emozioni oggi, che grinta che ho adesso.
Se mi capita di prendere altre due o tre spinte così nel giro di poco tempo divento wonder woman.
Volevo condividere con voi questo momento e metterlo per iscritto per ricordarmi che la felicità è sempre dietro l'angolo, va cercata (infatti se non avessi spedito quelle cartoline agli indirizzi che ho ritrovato tra le vecchie cose non sarebbe arrivata), ma va cercata nelle piccole cose, nel fare qualcosa per gli altri, nell'essere disponibile per gli altri, nei gesti affettuosi e nel rispetto di sé stessi e degli altri.
Questa giornata ha spazzato via il malumore residuo di un'esperienza lavorativa di due giorni che non è stata come me l'aspettavo, anzi mi ha fatto apprezzare meglio il buono che ho trovato nel fare la promoter di un profumo in un centro commerciale alla vigilia di Natale**. Ma chissene frega delle persone nevrotiche e frustrate, ho la mia bella vita, felice, piena, ricca, con le persone che amo, adoro e curo, che mi fanno due streghe di una profumeria a me? ;-)


* Le cartoline del luogo di vacanza dove vado da quando ho sei anni che ho trovato nella scatola con la corrispondenza con le amiche delle vacanze di quando ero adolescente le ho appunto mandate a loro. Cfr qualche post fa.


**Ovvero:
Un uomo sui 35 che cerca degli smalti e delle cose per le unghie e la manicure da regalare alla moglie e alla figlia per farle giocare insieme. Tenerezza e amore infiniti.


Un ragazzo sui 28-30 bello, carino, educato, gentile, sorridente che assieme alla mamma cerca dei profumi da regalare alla cardiologa che ha curato la madre e alla banchiera che ha avuto cura dei loro risparmi nel modo giusto, e poi un regalo per il fratello gemello nella perfetta consapevolezza si quello che piace al fratello ed in grado di mettere scegliere un regalo che piacerebbe al destinatario, invece che a lui che lo fa. Tantissimo amore, gratitudine per la vita, senso del donarsi senza volere ricevere.


Una bimba 7-8 anni assieme al babbo che vuole fare il regalo alla mamma e al papà e ha paura che i lucidalabbra siano piccoli nella confezione come i tester, ma che poi invece vede che sono grandi e dice che va bene. E che sceglie il profumo che il papà si darà tutti i giorni, un profumo da 9,99 euro, di quelli senza fragranze ricercate ma che il padre metterà ogni giorno con amore. E il papà che fa in modo che la figlia paghi con i soldi che le dà lui, invece che con quelli che si era portata dietro lei. Cosa devo aggiungere? Stavo per mettermi a piangere dalla commozione in negozio e anche ora ho le lacrime agli occhi.


Una ragazzina 14-16 anni che deve fare un regalino a tre amiche, tutti uguali perché per lei sono tutte importanti uguali e sceglie la crema mani. Perché ha un po' il senso del "ti proteggo e ti aiuto a superare le difficoltà".


Complimenti per essere stata brava dalla vice e anche dalla capa, anche se poi la capa lo vuole negare.


I sorrisi e i grazie delle persone a cui risolvi il problema del "pensierino" con un'idea per un regalino intelligente e poco costoso.


La nonna che viene a cercare idee per fare un pensierino per la nipote adolescente per l'epifania e si fa consigliare in "queste cose da giovani".


(N.d.A. lo so bene che ci sono sinonimi della parola felicità. ma nulla che sia identico e così pieno come significato. Quindi se sono stata ridondante è stato per marcare la potenza e l'incisività di questo sentimento così forte che oggi mi ha letteralmente travolto.)

mercoledì 21 dicembre 2011

L'immagine parla da sola

Si chiama decluttering anche questo. Sto mettendo ordine tra le cartelle. È un lavoro non da poco. Solo che non so il "peso"... gliene metto uno indicativo simbolico: 0,100 kg.

Promemoria:
Devo anche andare a prendere la scatolina per farmi l'archivio esterno, per avere una copia delle cose importanti. E selezionare le foto da stampare, dal 2009 ad oggi... paura!

martedì 20 dicembre 2011

Ma secondo voi...

Non mangio carne.
Non mangio latte.
Non mangio cibi confezionati (quasi mai).
Non mangio zucchero bianco.
Non uso cosmetici con petrolati, siliconi, dimethicone, SLS ecc
Non ho un telefono intelligente.
Non credo alle pubblicità.
Non mi interessa la marca.
Non faccio i regali di Natale.
Non vado ai multisala.
Non scarico i film e la musica abusivamente.

Non sono normale?

domenica 18 dicembre 2011

Armadio 3,90 chili

Ho abbandonato temporaneamente lo studio, dove c’è un’altra libreria, stavolta di legno massello alta 2,70 metri e larga 3,5 metri più o meno, e ho preso di mira un altro settore, per non annoiarmi : l’abbigliamento.
Armadio, croce e delizia.
So già che sono stata molto sotto il livello di sufficienza con il mio lavoro : ho tolto veramente poche cose, ma non mi sentivo pronta per un passo più grande. Credo che lo sarò solo una volta che tornata nei miei panni potrò provarli e scegliere cosa tenere e cosa buttare. Ora i tre quarti dei miei vestiti non sono della mia taglia, mi sono data una scadenza : se fra 24 mesi non sarò in grado di indossarli li butterò una volta per tutte. È un tempo lungo lo so, ma ragionevole per quello che riguarda la perdita di peso : non voglio mica ammazzarmi in palestra o fare la fame ! Piano piano, un pochino per volta tornerò magra, come tutto sommato lo sono stata la maggior parte della mia vita, ovvero tornerò una taglia 44 circa.
Comunque ho buttato un po’ di cose (anzi le porto alla Caritas). E poi erano almeno tre anni che non ci mettevo le mani, visto che dentro c'erano le scatole vuote delle scarpe che stanno nella scarpiera nuova (ovvero quella comprata tre anni fa....) 

Il risultato è un sacco di vestiti e un paio di stivali (anni 90 guardate che punta! Roba che ammazzi un uomo con un calcio!)

Chili
2,94 i vestiti
0,20 i reggiseni da dare alla vicina di casa che ha una figlia adolescente a cui può andare bene la 2° (ma ero davvero magra!! Perché sono ingrassata, Gesù, uffa)
0,76 gli stivali

TOTALE
3,90 kg.

Tutto sommato non c’è male per essere il primo round…

lunedì 12 dicembre 2011

Grande giornata di inizi

Ho iniziato ad andare in palestra.
Ho iniziato a usare la crema anticellulite.
Ho iniziato la routine della vasca idromassaggio una volta a settimana (tutti i lunedì a venire).
Ho iniziato a ripassare inglese.

Direi che è un ottimo inizio!

domenica 11 dicembre 2011

Consigli non richiesti su come usare uno smalto magnetico

Ci sono alcune case cosmetiche che si sono lanciate nella produzione di smalti magnetici, ovvero di smalti per unghie che contengono delle micropagliuzze metalliche e che se avvicinati all'apposito magnete creano un simpatico motivo a righe. Si vede che i miei amici l'avevano capito che mi piaceva, che me ne hanno regalati quattro: tre di pupa e uno di layla. Sorprendentemente non si sono doppiati nei colori. (grazie, ora basta smalti però!!)
Sicché ora posseggo il blu, il verde, il marroncino e il rosso ciliegia.
Solo che, anche se è facile da usare all'inizio non mi venivano le righe, con mio sommo disappunto.
Poi ho capito come funziano e allora ecco qua i trucchi:
  1. agitare la bottiglietta di suddetto smalto fino a lussazione dell'articolazione del gomito
  2. stendere uno strato sottile di smalto in un'unghia
  3. avvicinare subitissimo la calamita per un minuto (anche se c'è scritto 10 secondi, fidatevi, un minuto)
  4. fare tutte le unghie una ad una
  5. ripetere il punto uno alla fine della prima mano
  6. fare la seconda passata, di nuovo una ad una
  7. non sognarsi nemmeno di passare lo smalto trasparente protettivo sopra, si tira dietro le pagliuzze e vanifica gran parte del lavoro.
Il pupa ha le calamite a parte, mentre layla sul tappo, con il primo le righe vengono tutte belline ordinate e nello stesso verso, con l'altro è un po' più un traffico, infatti uso la calamita di pupa anche con quello di layla. Oh come sono intelligente!!
Basta, fine dei consigli non richiesti. E di dubbia utilità aggiungerei.

Ciao!

sabato 10 dicembre 2011

Considera questo

Se puoi iniziare la giornata senza caffeina,
se puoi andare avanti senza pillole stimolanti,
se riesci ad essere festoso ignorando dolori e sofferenze,
se eviti di lamentarti, annoiando la gente con i tuoi problemi,
se puoi mangiare lo stesso cibo ogni giorno ed esserne grato,
se riesci a capire quando le persone che ami sono troppo occupate per darti retta,
se passi sopra al fatto che chi ami ti dà erroneamente la colpa se qualcosa va storto,
se accetti critiche e rimproveri senza risentirti,
se ignori la cattiva educazione di un amico ed eviti di correggerlo,
se tratti i ricchi come i poveri,
se affronti il mondo senza bugie o inganni,
se sai vincere la tensione senza l’aiuto di un medico,
se sei capace di rilassarti senza uso di liquori,
se riesci a dormire senza l’aiuto di farmaci,
se puoi affermare in tutta onestà che, al fondo del tuo cuore, sei privo di qualsiasi pregiudizio su religione, colore e credo politico,
allora sei buono quasi quanto il tuo cane!

(Trovato in un foglietto che ora se ne va verso il cestino)

venerdì 9 dicembre 2011

Igor' Ivanovič Sikorskij - Il calabrone

Perché sforzarsi sempre di scrivere qualcosa di bello e originale (nel significato primordiale del termine)? Ci sono bellissime cose scritte e pensate da altri che possono essere diffuse a beneficio di tutti. Da oggi inauguro la rubrica della citazione. Visto che questa viene da un ucraino naturalizzato statunitense è dedicata ad Amedeo.
Baci

"Secondo alcuni autorevoli testi di tecnica aeronautica, il calabrone non può volare, a causa della forma e del peso del proprio corpo in rapporto alla superficie alare. Ma il calabrone non lo sa. E perciò continua a volare."

Igor' Ivanovič Sikorskij

mercoledì 7 dicembre 2011

L'avevo sentito dire

Qualcuno ogni tanto lo dice, che gente arriva nei siti sotto le parole più improbabili... e quindi da me c'è arrivato qualcuno con "balla il samba nuda". 
Fa ridere. Arrivare qui... e... povero utente... che delusione! Niente samba nuda (per la salute degli altri soprattutto che non è bello vedere me che ballo nuda. Ve lo assicuro.)

martedì 6 dicembre 2011

Georges Perec - Un uomo che dorme

Oggi è un giorno no. No-issimo.
Mi consolo con una citazione meravigliosa, trovata su un segnalibro che sto per buttare.


" La tua stanza è la più bella delle isole deserte, 
e Parigi è un deserto che nessuno ha mai attraversato."

Missione Billy = decluttering estremo

Queste sono le fasi 2 3 4 della collaborazione con Yliharma, che è molto più puntuale di me.
Vista la mole di lavoro spero di essere giustificata. Da qualche parte ho scritto il peso esatto di tutto il bidonamento, appena ho tempo lo trascrivo.
Una delle mie librerie è composta da cinque e dico cinque moduli di Billy. Quattro da 60 com e uno da 80. I più alti. A cui sono stati nel tempo aggiunti ripiani extra oltre a quelli in dotazione. Immaginate la capienza di questo mostro di compensato... ecco. Era lui il mio obiettivo. E l'ho fatto quasi tutto.
Quello che ha rallentato di più il lavoro è stato ritrovare una scatola contenente le letterine che mi scambiavo con delle amiche del mare e di scuola nella prima adolescenza. Mi ha colpito il fatto che non contenessero le faccine, quelle fatte con la punteggiatura, perché negli anni novanta non si usavano. E che tutte, rigorosamente tutte, finissero con un "rispondimi presto", "mi raccomando rispondimi". Bei tempi quelli della scelta della carta da lettere giusta, di mettersi a scrivere a mano, del giustificare "ora vado che mia mamma mi chiama. Ecco sono tornata, ti dicevo...", dello scambiarsi i poster dei cantanti musicali, del darsi soprannomi cretini, dei primi amori e dei primi baci. Mi sono goduta il tuffo nel mio passato, in quelle atmosfere di fine anni novanta, dove la vita da grandi sembrava lontana anni luce e invece è già qui. E quella bambina che scriveva non c'è più.
Un pensiero speciale per le due lettere di Francesca, che mi raccontava del suo amore così segreto che non mi ha mai detto chi era, o me l'ha detto e io non ricordo, e che oggi non può più dirmelo perché la più brutta delle malattie se l'è portata via ad aprile.

Ecco alcune foto:

PRIMA!

DOPO!

Ripiano con libri di interessi vari










Ripiano con libri di cucina (una delle mie passioni) 


 


























Aggiornerò il peso e le didascalie appena possibile!

sabato 3 dicembre 2011

Errori e prime riflessioni dell'alleggerimento

Stasera ho fatto una cosa, anzi due, sbagliate. Quelle due cose che mi fregano sempre quando si tratta di ordine. Solo che stavolta me ne sono accorta e quindi significa che ho fatto i primi passi avanti nel percorso di alleggerimento.
I miei errori tipo sono:
  • inscatolare;
oppure
  • impilare.
Quindi immaginate bene cosa ho fatto oggi: una pila di scatole.

Il motivo è che sentivo bisogno di nascondere velocemente il disordine per avere un attimo di respiro e sollievo entrando nella stanza di cui mi sto occupando. Il risultato è sorprendente. Quattro scatole hanno immense potenzialità! ahahah!!! Come ho detto in realtà, buttare le cose alla rinfusa dentro scatole (o cassetti o armadi) non è un modo per mettere in ordine: è un modo per nascondere il disordine. Questo non significa che inscatolare o mettere in cassetti oggetti di vario tipo sia sbagliato, lo è se lo si fa senza criterio. Anche adesso dopo poco più di un'ora che l'ho fatto non sarei capace di dire con esattezza il contenuto delle scatole. È servito solo ad occultare e ridimensionare una realtà esplosa oltre il limite. 

Fino a ieri avrei detto: "Beh dai, ora è in ordine" auto ingannandomi. Invece ora dico: "Ho liberato rapidamente lo spazio di lavoro per avere un'idea di come sarà dopo e quindi ho una motivazione in più per ricollocare esattamente il contenuto delle scatole."

Inoltre un'altra cosa sorprendente di cui ogni giorno mi rendo sempre più conto è che non è vero che "Non ho abbastanza spazio" è che lo uso male: o ci sono troppi oggetti, di cui molti non utili e non necessari che vanno eliminati, o il tipo di arredamento che ho scelto e come l'ho disposto non è funzionale e va modificato. Ogni volta che penso di non avere spazio, quindi mi chiedo: tutto quello che ho mi serve davvero? Quello che ho è disposto in modo funzionale e organico? 

E voi? Che domande vi fate quando siete di fronte al problema della mancanza di spazio? O meglio... ve le fate le domande o no? Oppure c'è qualcuno che è già così esperto che a questo "problema" non ci arriva e ha spunti di riflessione per me?

giovedì 1 dicembre 2011

E io che mi credevo

Facile fare decluttering: prendi le cose e le butti via.
E invece no.
Com'è che tutto quello che mi capita ultimamente è una dimostrazione del contrario di quello che penso? Immaginavo di impiegare non oltre una settimana per declutterare il mio studiolo. 
E invece no.
Prendi, spolvera, guarda, capisci cos'è e se è da tenere o no, ricolloca in nuova postazione o bidona a seconda dei casi. E soprattutto non guardarti intorno. Perché a vedere quello che è ancora da fare può venirti lo sconforto. E a vedere come si riduce "il resto" della stanza può venirti male.
È anche vero che io partivo da una camera già disordinata, quindi al disordine già esistente se n'è accumulato altro. Forse sono l'unica, ma quando faccio questo tipo di lavori, come le pulizie anche, alla fine il risultato è impeccabile (cfr. ascendente Vergine) ma nel mentre... ecco... diciamo che sembra sia passato un uragano (cfr. Sagittario). La responsabilità maggiore è delle cose in attesa di giudizio e collocazione. Che transitano su e giù tra tavola, sedie, sgabelli, pavimento...
Posso farcela però. Anzi, ce la farò sicuramente. 
È anche decisamente stancante, almeno per me. 

Per voi com'è? Facile o difficile? Andate con un filo di gas o dopo un paio d'ore come me iniziate ad accusare il colpo?