martedì 13 marzo 2012

Discorso inaugurale, Maria Montessori

"  La donna nuova , come farfalla uscita dalla crisalide, si sarà liberata da tutte le attribuzioni che un tempo la rendevano desiderabile all'uomo, come fonte di benessere materiale della esistenza. Ella sarà, come l'uomo, un individuo umano libero, un lavoratore sociale e come l'uomo cercherà il benessere e il riposo nella casa rinnovata e riformata. Per se stessa vorrà essere amata e non come mezzo di benessere e riposo; e vorrà amore, libera da ogni forma di lavoro servile. Lo scopo dell'amore umano non è quello egoistico di assicurare i propri riposi. Lo scopo dell'amore è di moltiplicare le forze dello spirito libero facendolo quasi divino, e in tanta luce eternare la specie.
   È l'amore ideale incarnato da Federico Nietzsche nella donna di Zaratustra, che vuole coscientemente il figlio migliore di se stessa. "Perché mi desideri?" chiede ella all'uomo: "forse per timore della solitudine?... cioè per difenderti dai disagi della vita? In questo caso va lontano da me. Io voglio l'uomo che ha vinto se stesso e si è formato un'anima grande. Io voglio l'uomo che ha conservato un corpo sano e robusto. Io voglio l'uomo che voglia unire con me l'anima e il corpo per procreare il figlio! Il figlio migliore, più perfetto, più forte di quelli che l'hanno creato!"
   Migliorare la specie coscientemente, coltivando la propria salute e la propria virtù; ecco quanto resta al connubio familiare degli uomini. Sublime concetto al quale non pensiamo.
   E la casa del futuro, vivente, provvida, dolce, educatrice e consolatrice, è il vero e degno nido delle coppie umane, che vogliono in essa migliorare la specie e lanciarla trionfante nell'eternità della vita."

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